gray metal statue of man raising hand near dock

Photo by Andrea Piacquadio on Pexels.com

Ciao, oggi un tema a me caro con un titolo omaggio al grande Freddie Mercury.

I tanto temuti ISO.

Sì, so che anche tu come me hai paura degli ISO, ma io cercherò di aiutarti a uscire dal tunnel di questa fobia, o almeno ci proverò. Sappi che ti capisco e ti sono vicina. Adesso con calma affronteremo la paura con questo primo passo verso la libertà.

Potrebbe non funzionare e a tal proposito cito :

“Cent’anni di psicanalisi. E il mondo va sempre peggio” di James Hillman e Michael Ventura

Premetto anche che io non sono psicanalista, può darsi che tu rimanga danneggiato irrimediabilmente da questo mio articolo.

Scrivo sapendo che queste sono mie opinioni ma pretendo che servano anche a te…

Ok, entriamo nel vivo: puntiamo subito al triangolo fotografico, quel triangolo che lega i valori ISO al tempo di esposizione e all’apertura del diaframma. Ogni dato di questo triangolo è ben spiegato in qualsiasi corso fotografico anche gratuito, quindi saltiamo i dettagli. I tre parametri sono legati fra loro e influiscono sulla foto che otterrai, in realtà dal punto di vista matematico puoi variare uno dei tre parametri alzandoli e dovrai abbassarne un altro in mille modi e combinazioni possibili.

Ti stupirò, lo puoi fare davvero. La tua fotocamera in modalità manuale te lo consente. Quando apri il diaframma aumenti la luminosità che entra nel sensore, potrai ottenere anche una foto sovraesposta, quando prolunghi i tempi di esposizione la foto potrà venirti mossa, quando alzi gli ISO potresti avere una foto con rumore.

Il rumore tanto temuto, sì, potresti averlo nella tua foto.

Allora cosa fai? Cerchi subito quale macchina acquistare che sopporti TOO MUCH ISO e butti la tua. Quale cosa più ovvia da fare…no? E tutto questo lo farai in un crescendo di spesa, fino a girare per strada con una macchina fotografica che veda come una pantera al buio, solo che girerai a mezzogiorno, quando anche la macchina di tua cugina di sei anni andrebbe bene.

Quindi, tolti i casi in cui sei un fotografo di matrimoni in chiese buie, se la chiesa è un pochino illuminata il discorso non vale, oppure sei un vampiro che gira solo di notte oppure un fotografo di concerti, oppure, caso ancora più frequente, esci di notte, di nascosto dalla tua famiglia per fare foto perchè loro disapprovano e ti cali nell’oscurità con la tua macchina-pantera, esclusi tutti i casi precedenti, con un minimo di analisi del triangolo che dicevamo dovresti poter sopravvivere.

Alle volte otterrai una foto con rumore, una foto mossa, una sovraesposta e una sottoesposta. Può darsi che anche in queste foto…sbagliate …tu possa rivedere te stesso, esserti divertito, aver raccontato qualcosa, aver ottenuto una buona composizione, avere un ricordo di quel momento. Probabilmente non vincerai nessun concorso con quella foto ma il fatto di sperimentare ti sarà di aiuto.

Nei tempi della fotografia analogica gli ISO venivano decisi nel momento di acquisto della pellicola, e non potevi cambiarli per tutte le pose di quel rullino. Oggi hai la grande possibilità di cambiare rullino a ogni scatto e gratuitamente. Puoi farlo e non devi stampare il risultato per vederlo e puoi permetterti qualche correzione in corso di editing, non farà miracoli se la foto è mossa o con molto rumore ma si può fare.

Queste possibilità ti liberano dalle catene della foto perfetta e puoi far stampare anche una foto sottoesposta e con rumore perchè ti piace. Puoi appenderla sopra il tuo letto ed esserne comunque orgoglioso. Io ti sono vicino. Puoi farlo davvero.

Certa di aver fatto il primo passo verso la tua libertà dagli ISO, ti auguro una buona giornata e nottata.

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