Storia breve di un uccellino caduto dal nido

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Quando sono nato c’era anche il mio papà, in realtà sono nato da due papà. La mia mamma ci ha messo un pò di tempo a spiegarmelo ma la mia famiglia è molto numerosa.

Dunque, il momento della mia seconda volta che sono nato è stato entusiasmante! Ero al buio, caldo e umido e il mio papà mi ha aiutato a nascere dalla bocca del mio papà gatto, un bel gattone grigio, che mi amava così tanto che ha avuto molte difficoltà a lasciarmi andare, è stato un lungo parto. La mia mamma mi ha poi raccontato che è normale che il genitore non voglia abbandonare il bimbo.

Ho detto seconda volta che sono nato perchè la mia mamma ha detto che ero già nato una volta da piccolo, ma poi vi spiego.

Ecco, la seconda volta che sono nato ero molto felice e ho subito aperto il becco perchè avevo fame. Ero quasi tutto nudo, soprattutto sotto le ascelle dove avevo già le ali con un pochino di piumine e in testa avevo un pò di pelini che la mia mamma dice che sono i capelli degli uccellini piccoli e che poi cadono e infatti è poi avvenuto.

Quindi la mia seconda famiglia era composta da due papà, uno tanto tanto affezionato che mi seguiva sempre coi suoi grandi occhioni rotondi amorevoli, l’altro papà mi parlava ma come fanno a volte i maschi non mi abbracciava per paura di stringermi troppo per amore. Poi la mia mamma e mia sorella grande che si sono alternate per le prime pappe.

Io alle 5.30 del mattino le chiamavo sempre per vederle e aprire il becco perchè loro erano felici di allattarmi. All’inizio ho mangiato l’omozenizzato, mi pare si chiamasse così, una pappetta strepitosa per diventare uccellini grandi e forti. Ho mangiato la pappetta per taaaaanti giorni ed era buonissima, poi dormivo e poi mia sorella mi puliva le pennette e la mamma il becco.

La mia prima casetta è stata molto bella, era tutta marroncina tipo cartone Kraft e aveva arredi comodi, posatoi naturali per i miei piedini e una cuccetta morbida in tessuto rosso.

L’omozenizzato ha poi rinforzato i miei piedini e ho potuto passare da un posatoio all’altro quando volevo e riuscivo a fare CIP forte. La mia mamma, mia sorella e i miei due papà erano entusiasti! Allora mi hanno fatto una casetta da uccellino grande e potevo anche guardare fuori!

Vedevo la mia famiglia muoversi attorno a me e facevo CIP forte, aprivo il becco e quella meravigliosa pappa mi dava tanta gioia. Ho avuto una infanzia felice e con tanto amore.

Un giorno la mia mamma mi ha messo le tendine attorno alla nuova casa e mi ha portato in giardino, io potevo vedere tutto blu sopra e tutto verde attorno senza prendere aria e senza spaventarmi.

Sono rimasto affascinato dal mio giardino.

La mia mamma mi ha dato anche delle erbe speciali che nascono in giardino e che invece della pappa dentro hanno delle palline oblunghe che si possono mangiare se si impara. Io mi sono impegnato molto e mi piaceva tanto.

Poi ho notato che se facevo CIP forte in giardino, sentivo altri CIP forti. E la mia mamma mi ha spiegato che lì viveva la mia prima mamma.

Un giorno l’ho vista!

Era bellissima, tutta piumata e faceva CIP come me. La mia seconda mamma mi ha spiegato allora che appena funzionavano bene anche le alette avrei potuto andare sul pino a fare CIP forte e vedere la mia prima mamma da vicino.

Tutti i giorni mangiavo tanto, che pare faccia funzionare meglio le ali e poi di notte dormivo tanto che così si cresce bene.

Un giorno la mia seconda mamma ha messo la mia casa mobile come tutti i giorni in giardino sotto il fico e io guardavo bene attorno, poi la mia mamma ha aperto la porta e io ho visto ancora meglio il pino.

Allora ho capito che la mia mamma mi stava insegnando a volare e sono uscito e volando fortissimo sono arrivato a metà del pino! Ero in altissimo!

Vedevo la mia seconda mamma che mi guardava e poi mi è venuta paura e gli sono volato addosso per farmi proteggere. Allora lei mi ha detto di non preoccuparmi che ci voleva un pò di abitudine e che il giorno dopo e quello dopo lo potevamo fare ancora.

Nei giorni dopo ho volato fortissimo sul pino e poi sulla mamma. Dopo qualche giorno ho imparato che potevo volare più alto e più veloce e poi potevo tornare a casa quando volevo. La mamma mi ha detto che ero diventato grande e si vedeva anche perchè non avevo più il becco giallo.

Ho conosciuto sul pino la mia prima mamma che mi ha fatto conoscere gli altri miei fratelli e siamo andati tutti insieme su un albero un pò più lontano, la mia seconda mamma controllava sempre le mie amicizie, ma con due mamme in vista e il papà con gli occhi grandi grandi e tondi che mi guardava, mi sono sempre sentito al sicuro.

Oggi sono un uccellino grande e ho avuto dei bimbi, quando vedo la mia seconda mamma che guarda il pino so che mi vuole bene allora io faccio ancora CIP forte e lei capisce subito che sono io e la faccio vedere ai miei bimbi e racconto a loro di quanto sono stato bene con tutti i miei genitori.

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